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Trovare lavoro nell’informatica: i consigli dagli esperti di Teamsoft

da Redazione

Quali sono i profili informatici più richiesti dal mercato e come cercare un primo impiego – o cambiare quello attuale – in questo settore? Lo abbiamo chiesto ad Alessandra Marone ed Antonio Luciano, entrambi recruiter di Teamsoft Servizi Professionali, società di consulenza specializzata nella ricerca e selezione di professionisti IT.

Ecco cosa ci hanno risposto ed i loro consigli per chi vuole trovare lavoro nell’informatica.

Quali sono i profili di cui vi occupate?

AM – Seleziono vari profili, dal tecnico informatico onsite al sistemista client e server. Tra le aziende di cui mi occupo ci sono sia i system integrator, cioè le società di consulenza che sviluppano progetti informatici per conto di altre imprese, che i clienti finali di diversi settori.

AL– Mi occupo di profili con maggiore esperienza: programmatori, sistemisti, analisti, analisti funzionali. Anche tra i miei clienti predominano i system integrator: devo rispondere alle loro richieste per soddisfare le esigenze dei loro clienti finali.

Oltre alle necessarie competenze tecniche, quali sono le caratteristiche più richieste dalle aziende?

AM – Dal punto di vista degli studi per un tecnico è sufficiente il diploma, mentre per un programmatore è preferibile essere laureato. Tra le soft skill le più richieste sono la disponibilità e la proattività: il candidato deve dimostrare di essere volenteroso.

AL – Per i profili più elevati, tra un candidato di notevole esperienza ma non laureato ed un altro laureato in informatica ed esperienza media, l’azienda tendenzialmente sceglierà il primo. In questo caso l’esperienza conterà più del titolo di studio. Per le soft skill, sarà determinante dimostrarsi collaborativi e disponibili ad aderire agli standard aziendali.

Come vedete il mercato del lavoro informatico? Quale rapporto c’è tra domanda ed offerta?

AM –  Per i profili di livello base l’offerta è superiore alla domanda: il numero di candidati supera le offerte lavorative. Il cliente ha l’opportunità di selezionare il candidato più in linea con le sue esigenze.

ALPer i profili specializzati, invece, il mercato è decisamente sbilanciato verso la domanda. Gli esperti sono molto richiesti dalle aziende, ma è difficile trovarli: non perché manchino persone qualificate, ma perché i candidati migliori spesso sono già impegnati e non sempre l’offerta economica è all’altezza. Le figure più ricercate sono programmatori Java, Microsoft .net ed analisti funzionali SAP, soprattutto gli specialisti di modulo (finance, magazzino, contabilità, controllo di gestione), ognuno dei quali gestisce un’area aziendale.

Quindi i candidati che rispondono agli annunci non sempre sono in linea con i requisiti?

AM – Purtroppo no: spesso gli annunci non vengono letti attentamente e si candidano persone che non hanno le caratteristiche richieste; oppure, al contrario, ci sono candidati con conoscenze più elevate, per esempio la laurea invece del diploma, il che avviene soprattutto se sono alla ricerca del primo lavoro. Teamsoft ha deciso di investire in un software HR specializzato per la Selezione del Personale: questo mi ha  permesso di ridurre notevolmente i tempi di pre-screening.

ALTra i CV che ricevo si trova di tutto, anche figure che non c’entrano nulla con l’annuncio o senza esperienza nel settore informatico. Grazie al software a cui accennava Alessandra, Performa Recruit, posso avere in pochi istanti una rosa di candidati con le competenze più corrispondenti alla job description del cliente.

Dove cercate i candidati per le vostre ricerche?

AM – Attraverso il nostro software per il recruiting, che permette un’efficiente e veloce pubblicazione in multiposting, riusciamo ad essere presenti contemporaneamente sui siti dedicati all’informatica, sui principali portali e siti aggregatori.

Cerchiamo candidati con Linkedin Recruiter e condividiamo le offerte di lavoro sulle nostre pagine Social aziendali con ottimi risultati. Per esempio la nostra pagina aziendale di Linkedin con i suoi 4.000 followers è spesso una fonte molto attiva di ricezione candidature; mentre Facebook ed i Gruppi correlati vengono utilizzati per il passaparola.

AL – In primo luogo consulto il nostro database, che contiene migliaia di profili; grazie all’applicativo posso effettuare ricerche mirate e avere risposte in tempo reale, estrapolando una lista di candidati interessanti per il profilo richiesto. In parallelo utilizzo portali verticali, specializzati (Reteinformaticalavoro è validissimo), sia pubblicando annunci, sia consultando il loro notevole database. Se mi sto occupando di una ricerca urgente o semplicemente se intendo dare risalto alla società per la quale lavoro rispetto alla concorrenza, preferisco che gli annunci siano messi in evidenza.

Come svolgete il processo di selezione?

AM –  Il primo screening avviene sul CV. Se il candidato è in linea con i requisiti si svolge un colloquio, di persona o via Skype, per valutare le soft skill: se sa descrivere in modo chiaro le sue esperienze e spiegarle anche a chi, come me, non è un tecnico, è una risorsa valida. Infine si effettua il colloquio tecnico, in genere direttamente in azienda.

AL – Per capire se il candidato è valido ed interessato e che cosa si aspetta effettuo una prima scrematura telefonica. Se va bene si fissa un colloquio di persona o via Skype, a seconda delle disponibilità. Il colloquio è centrato sulle competenze tecniche, ma a volte anche abilità trasversali, a seconda delle indicazioni che ricevo dall’azienda.

Entrambi utilizzate Skype per i colloqui: quali sono le differenze rispetto all’incontro di persona?

AM –  Skype è utile per accorciare i tempi della selezione: lavorando su tutta Italia evitiamo ai candidati più lontani di doversi spostare per il primo colloquio. E’ un metodo, però, più “freddo”: di persona si può rompere il ghiaccio e si può instaurare un rapporto di fiducia reciproca.

AL – A mio avviso la differenza principale consiste nel fatto che il colloquio via Skype può essere più rassicurante per il candidato ed aiuta a superare il problema della distanza, anche se ritengo sempre più efficace l’incontro faccia a faccia, che permette di cogliere tutte le sfumature che su Skype si perdono inevitabilmente.

In conclusione, quali consigli date ai giovani che vogliono trovare lavoro nell’informatica ed ai più esperti che cercano nuove opportunità?

AM –  A chi sta cercando un primo impiego nell’informatica  suggerisco innanzitutto di inviare CV più dettagliati, che includano anche le esperienze di alternanza scuola/lavoro o di stage, con una sintesi di ciò che hanno imparato. Suggerisco inoltre, per chi è iscritto sui portali del lavoro, di completare il più possibile le informazioni del profilo: questo è l’unico modo che l’azienda ha di farsi un’idea del candidato e delle sue esperienze. Per quanto riguarda il colloquio, anche se sembra una banalità, consiglio sempre di presentarsi come si è, senza discorsi preparati e senza inventare capacità e competenze: un recruiter capisce se ciò che racconta un candidato è vero oppure no. Tra le soft skill apprezzo particolarmente la gentilezza e l’umiltà. Consiglio anche di imparare a valutare le opportunità: a volte una proposta non del tutto in linea con i propri desideri può comunque essere un’occasione per cominciare e farsi conoscere da un’azienda.

ALAgli informatici senior consiglio di preparare un buon CV che punti sull’esperienza. E’ giusto che chi lavora da più di 10 anni elenchi tutti i progetti di cui si è occupato, le mansioni svolte, le tecnologie usate: sono informazioni indispensabili per comprendere il suo livello di esperienza. Durante il colloquio è importante far capire il proprio valore, senza arroganza, ma anche senza timore, perchè stai offrendo un’esperienza di rilievo e se sei stato convocato è perché c’è un’azienda che ha bisogno di una persona come te.

Ringraziamo Alessandra e Antonio di Teamsoft Servizi Professionali per il tempo dedicatoci. Speriamo sia stata un’intervista ricca di spunti per chi sta leggendo l’articolo ed è in cerca di lavoro nel settore IT.

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