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Professione Software Tester: chi è e di cosa si occupa in azienda

informatica al computer come software tester

Nel panorama dello sviluppo software, garantire prodotti di alta qualità è essenziale per soddisfare le esigenze degli utenti e mantenere la competitività sul mercato. In questo contesto, il Software Tester svolge un importante ruolo nel ciclo di vita del software, assicurando che le applicazioni funzionino come previsto e siano prive di difetti.

Questo articolo del blog esplorerà in dettaglio il ruolo del Software Tester, le sue responsabilità, le competenze tecniche e soft richieste dalle aziende, le prospettive di carriera e il salario medio in Italia.

Chi è il Software Tester?

Il Software Tester è un professionista IT specializzato nel collaudo di applicazioni software. Il suo obiettivo principale è identificare bug, incongruenze e difetti prima che il software venga rilasciato in produzione.

Il valore del suo lavoro non si limita a segnalare errori: un buon tester contribuisce all’ottimizzazione dell’esperienza utente, al rispetto dei requisiti funzionali e non funzionali e alla riduzione dei costi post-rilascio.

Il ruolo del Software Tester nel ciclo di vita del software

Il Software Tester è attivo soprattutto nella fase di testing del ciclo SDLC (Software Development Life Cycle), ma spesso entra in gioco già nella fase di progettazione. Collabora alla definizione delle specifiche e all’individuazione dei criteri di accettazione.

Le sue attività proseguono anche nella fase di manutenzione, per monitorare la regressione del software e validare eventuali fix.

In contesti DevOps o Agile, il tester fa parte di team cross-funzionali e integra i propri test nei processi di CI/CD (Continuous Integration/Delivery), contribuendo in tempo reale alla qualità del codice.

Ruoli e responsabilità del Software Tester

Le principali responsabilità di un Software Tester le possiamo riassumere così:

  • Pianificazione e implementazione di strategie di testing: definire piani dettagliati per testare le diverse funzionalità del software.​
  • Identificazione e documentazione dei malfunzionamenti: rilevare bug e problemi, documentandoli accuratamente per facilitare la loro risoluzione.​
  • Collaborazione con il team di sviluppo: lavorare a stretto contatto con gli sviluppatori per correggere i difetti e migliorare le funzionalità del software.​
  • Esecuzione di test automatizzati e manuali: utilizzare strumenti specifici per automatizzare i test o eseguire test manuali quando necessario.​
  • Redazione di report di test: fornire documentazione dettagliata sui test effettuati e sui risultati ottenuti.​

Il Software Tester lavora da solo? Ecco con chi collabora

È una figura fortemente trasversale, che interagisce con:

  • Sviluppatori: per comprendere l’architettura del codice e individuare le cause dei difetti riscontrati.​
  • Analisti di business: per assicurarsi che i test riflettano accuratamente i requisiti funzionali e non funzionali del software.​
  • Project Manager: per fornire aggiornamenti sullo stato dei test e discutere eventuali rischi o ritardi.​
  • Specialisti DevOps: per integrare i test nei processi di integrazione e distribuzione continua (CI/CD).​
  • UX Designer, nei casi di test focalizzati sull’usabilità

Queste interazioni richiedono eccellenti capacità comunicative e collaborative, poiché il Software Tester funge da ponte tra vari dipartimenti, garantendo che tutti siano allineati sugli standard qualitativi del prodotto.

Competenze tecniche essenziali

Per eccellere nel ruolo di Software Tester, è fondamentale possedere una solida base di competenze tecniche, tra cui:

  • Conoscenza dei linguaggi di programmazione: familiarità con linguaggi come Java, Python o C# facilita la comprensione del codice e la creazione di script di test automatizzati.​
  • Utilizzo di strumenti di testing: esperienza con strumenti come​ Selenium, JMeter, Postman, Appium, TestRail, Jenkins, Git
  • Gestione di database: capacità di interrogare database SQL e NoSQL per verificare l’integrità dei dati durante i test.​
  • Conoscenza delle metodologie di sviluppo: comprensione di framework Agile e DevOps per integrarsi efficacemente nei processi di sviluppo moderni.​

Oltre a queste, competenze in scripting, utilizzo di sistemi di controllo versione come Git e familiarità con ambienti di virtualizzazione sono altamente valorizzate.

Soft skills

  • Capacità analitiche: abilità nel diagnosticare problemi complessi e individuare soluzioni efficaci.​
  • Attenzione ai dettagli: precisione nell’identificare e documentare i bug.​
  • Comunicazione efficace: abilità nel collaborare con team multidisciplinari e nel redigere report chiari.​
  • Gestione del tempo: capacità di rispettare le scadenze e gestire più compiti contemporaneamente.​

Queste competenze permettono al Software Tester di svolgere efficacemente le proprie mansioni e di contribuire al successo del progetto. ​

Differenti tipologie di Software Tester

Il campo del testing software offre diverse specializzazioni, tra cui:

  • Test Engineer: si concentra sulla progettazione e implementazione di test, spesso automatizzati, per verificare la funzionalità del software. ​
  • Performance Tester: specializzato nell’analisi delle prestazioni del sistema sotto vari carichi, utilizzando strumenti come JMeter. ​
  • Security Tester: focalizzato sull’identificazione di vulnerabilità e minacce alla sicurezza del software.​
  • Usability Tester: valuta l’esperienza utente e l’intuitività dell’interfaccia.​

Queste specializzazioni permettono ai professionisti di adattarsi alle esigenze specifiche dei progetti e delle organizzazioni.

Percorsi formativi: diploma o laurea?

Non esiste un solo percorso per diventare Software Tester:

  • Diploma tecnico (informatica, elettronica, telecomunicazioni)
    È sufficiente per iniziare, soprattutto in ambito manuale. Spesso serve affiancarlo con corsi specifici su testing, strumenti (Selenium, JMeter) e basi di programmazione (Java, Python).
  • Laurea triennale/magistrale in discipline STEM
    È più apprezzata se si punta a ruoli tecnici avanzati, come Test Automation Engineer, o a contesti enterprise o multinazionali. In ambito consulenziale (es. Reply, Accenture, NTT Data) è spesso un requisito.
  • Bootcamp, corsi e master professionali
    Sono un’ottima soluzione per la riqualificazione o la specializzazione, anche per chi proviene da altri ambiti.
  • Corsi gratuiti o finanziati (es. Garanzia Giovani, Fondo Forma.Temp)
    Spesso erogati da enti in collaborazione con aziende IT locali

Percorsi di carriera e opportunità di crescita

Il percorso standard va da Junior → Middle → Senior → Lead, ma non si ferma qui.

In base al contesto aziendale, si possono intraprendere:

  • Percorsi verticali → verso ruoli di coordinamento: Test Manager, QA Lead
  • Percorsi orizzontali → verso ruoli gestionali e trasversali: Release Manager, Product Owner, Quality Manager

Attenzione però al contesto aziendale: in una PMI, il ruolo potrebbe restare generico e stagnante. In aziende più grandi o specializzate , il testing è un’area verticale con reale sviluppo di carriera.

Importanza delle certificazioni professionali

Ottenere certificazioni riconosciute a livello internazionale può significativamente migliorare le prospettive di carriera. L’ISTQB (International Software Testing Qualifications Board) offre una serie di certificazioni, a partire dal Foundation Level fino a livelli avanzati, attestando competenze e conoscenze nel campo del testing software. ​

Specializzarsi in strumenti specifici come JMeter e Selenium attraverso corsi dedicati può ulteriormente valorizzare il profilo professionale, rendendo il candidato più competitivo nel mercato del lavoro.​

Quanto guadagna un Software Tester?

In Italia, lo stipendio di un Software Tester varia in base a diversi fattori, tra cui l’esperienza, la localizzazione geografica e la dimensione dell’azienda. Ecco una panoramica basata su dati aggiornati:​

  • Stipendio medio nazionale: Secondo Jobbydoo, un Software Tester guadagna in media 29.000 € lordi all’anno, equivalenti a circa 1.580 € netti al mese.
  • Entry-Level: Per i professionisti alle prime armi, lo stipendio può partire da circa 21.200 € lordi all’anno. ​
  • Senior-Level: Con l’aumentare dell’esperienza, la retribuzione può superare i 45.000 € lordi annui. ​

È importante notare che queste cifre possono variare in base alle specifiche responsabilità del ruolo, alle competenze tecniche possedute e alle politiche salariali dell’azienda.

Conclusione

Il Software Tester è una figura chiave per garantire qualità, performance e affidabilità nel ciclo di vita del software. Un ruolo tecnico, ma anche strategico, che richiede precisione, metodo e aggiornamento continuo. In base al contesto aziendale e al proprio background, le opportunità possono variare: da un percorso verticale verso la gestione qualità, fino a ruoli trasversali come il Release Management.

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