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Studiare informatica: i percorsi formativi dal diploma alla laurea

da Redazione

L’informatica è un settore in continua evoluzione, grazie alle nuove tecnologie e ad applicazioni sempre più sofisticate come l’Intelligenza Artificiale e il Machine Learning. Molti giovani sono attratti da queste opportunità professionali, ma spesso non semplice individuare il percorso più idoneo per una formazione adeguata. Cerchiamo con questo articolo di illustrare nel dettaglio tutte le possibilità per chi vuole studiare informatica e diventare un professionista in questo campo.

Studiare informatica: diploma o laurea?

È la questione spesso dibattuta tra chi intende lavorare, o già lavora, in questo settore: basta essere diplomati o è necessaria la laurea?

I dati di Assinform, l’associazione nazionale delle aziende che operano nell’Information Technology, sono chiari: il mercato del lavoro nell’informatica continua a crescere, ma sono sempre più richiesti i laureati. In Italia mancano oltre 4 mila laureati in informatica per rispondere alle esigenze delle aziende; al contrario, i diplomati cominciano a essere troppo numerosi.

Ciò non significa che chi ha frequentato solo la scuola superiore, ottenendo la maturità tecnico-informatica, non possa trovare lavoro: le opportunità saranno però sempre meno numerose e meno qualificate. I ruoli più ricercati dalle aziende IT sono quelli più specializzati, che richiedono un percorso di studi specifico e più approfondito della preparazione scolastica.

Questo vale sicuramente per le nuove professioni informatiche che hanno a che fare con big data, cloud o cyber security, tutti ambiti in cui la laurea è indispensabile, ma anche per i ruoli più “tradizionali” come l’analista programmatore o il sistemista: rispetto a un diplomato, un laureato ha una formazione più ampia e più strutturata e può quindi costituire per un’impresa un investimento più interessante.

Dopo la maturità conviene dunque continuare a studiare e intraprendere un percorso universitario, anche per chi ha già cominciato a lavorare: approfondire le proprie conoscenze permetterà comunque di migliorare in futuro la propria carriera.

La formazione universitaria: dove e come laurearsi in informatica

Per studiare informatica all’università ci sono due grandi strade: informatica e ingegneria informatica. Sono corsi apparentemente simili, ma che presentano alcune differenze di fondo.

In primo luogo, l’ambito didattico: nel primo caso, la facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, nel secondo la facoltà di Ingegneria; di conseguenza, sono diversi i contenuti dei due corsi: l’informatica si occupa di dati, algoritmi, teorie di calcolo; l’ingegneria informatica di reti, sistemi, architetture avanzate.

Agli indecisi può essere utile questo confronto tra le due materie e il consiglio finale:

– l’informatica è per “gli studenti con un interesse per la vera natura dei simboli, le informazioni e le loro manipolazioni, le forme e i limiti di algoritmi e strutture dati”;

– l’ingegneria informatica invece è rivolta a chi ha “la passione per la costruzione di nuovi dispositivi, per la misurazione del loro funzionamento in laboratorio ed attratti dalla fisica, dalla chimica e dalla matematica”.

Una volta scelta la strada da percorrere, l’offerta è molto ampia: in Italia ci sono oltre 40 corsi di laurea triennale in Informatica e più di 50 in Ingegneria Informatica. Per conoscere le differenze tra i programmi di studio e confrontare le diverse proposte si può consultare il sito Universitaly, che offre informazioni su tutti i corsi di laurea delle università italiane, di primo e secondo livello.

E qui si apre un’altra questione: è sufficiente la laurea triennale o è utile proseguire con la laurea magistrale?

Non esiste una risposta univoca: tutto dipende dalla professione che si vuole intraprendere. Come abbiamo già detto, chi intende dedicarsi ai nuovi ambiti dell’informatica non potrà fermarsi alla preparazione di base, ma dovrà senz’altro approfondire ulteriormente la propria formazione con una laurea magistrale, che dura due anni. Gli atenei italiani offrono già diversi corsi di specializzazione dedicati a discipline come Data Science, Internet of Things, Cyber Security.

Le migliori università dove studiare informatica

La scelta del percorso di studi dipende dagli interessi e dalle attitudini personali, ma se si vuole valutare anche il prestigio delle università ci si può affidare al QS World University Ranking, che ha recentemente pubblicato la classifica mondiale per il 2018 dei 50 migliori atenei per studiare informatica.

Selezionando Computer Science tra le materie (subject) e Italy tra i Paesi (location), compaiono ai primi tre posti in Italia il Politecnico di Milano (che è anche l’unica università italiana nell’elenco generale), quello di Torino e l’Università La Sapienza di Roma.

Per chi invece volesse l’eccellenza mondiale, non ci sono dubbi: nel campo delle tecnologie avanzate, il Massachussets Institute of Technology (MIT) di Boston non ha rivali.

Marialetizia Mele – Giornalista

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