L’Italia ha un urgente bisogno di talenti STEM. La transizione digitale e tecnologica sta spingendo il mercato del lavoro a cercare specialisti in scienza, tecnologia, ingegneria e matematica. Tuttavia, la scelta di questo percorso formativo e il divario di genere in questi settori continua a essere un ostacolo significativo. Quali sono le cause e cosa si sta facendo per incentivare la scelta STEM come professione?
Dal 2015, le Nazioni Unite celebrano l’11 febbraio come la Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza, con l’obiettivo di promuovere l’accesso e la partecipazione femminile nelle discipline STEM. In Italia e nel mondo, questa data è un’occasione per riflettere sulle barriere che ancora limitano la presenza delle donne nel settore scientifico e tecnologic
La Settimana STEM e l’hashtag #ScegliSTEM
In concomitanza con questa giornata, il Ministero dell’Università e della Ricerca ha promosso la Settimana STEM. Dal 4 all’11 febbraio 2025 si svolgerà la Settimana Nazionale delle Discipline Scientifiche, Tecnologiche, Ingegneristiche e Matematiche e arrivata alla sua seconda edizione. Questa iniziativa mira a sensibilizzare i giovani e soprattutto le ragazze a scegliere percorsi STEM per il loro futuro.
Il simbolo della Settimana STEM 2025? L’hashtag #ScegliSTEM, lanciato per incoraggiare il dibattito online e dare visibilità alle iniziative di formazione e orientamento.
Secondo il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, l’Italia ha un disperato bisogno di figure specializzate per affrontare le sfide dell’innovazione. Per questo, la Settimana STEM non è solo un evento simbolico, ma un’opportunità per creare consapevolezza e promuovere scelte di studio consapevoli. Tuttavia, i dati dicono che c’è ancora molta strada da fare.
Perché i giovani evitano i percorsi STEM?
Uno dei principali ostacoli alla scelta di un percorso STEM è la percezione della sua difficoltà. Secondo l’Osservatorio Deloitte, un giovane su tre ritiene che queste discipline siano troppo complesse. Inoltre, una promozione insufficiente e il supporto limitato da parte delle famiglie scoraggiano molti studenti dal perseguire tali percorsi.
Tuttavia, chi sceglie una carriera STEM mostra una maggiore propensione alla formazione continua: il 63% degli occupati in ambito STEM investe costantemente nella propria crescita professionale, rispetto al 49% dei lavoratori non-STEM (Fonte: Osservatorio Deloitte).
Una ricerca condotta da Microsoft su 11.500 ragazze in 12 Paesi europei ha rivelato che solo il 12,6% delle studentesse italiane sceglie un percorso universitario legato alle STEM, e appena il 6,4% lavora nel settore ICT.
Quando nasce l’interesse per le STEM?
L’indagine ha evidenziato che l’interesse per queste discipline emerge intorno agli 11 anni, ma diminuisce significativamente verso i 17 anni, quando le giovani devono decidere il proprio percorso di studi. Il calo è attribuibile a stereotipi culturali e alla percezione che le materie scientifiche siano troppo complesse o non adatte alle donne.
STEM e ICT: il gender gap in Italia e in Europa
Nonostante le donne costituiscano la maggioranza degli iscritti all’università (54,8%), la loro rappresentanza nei percorsi STEM rimane bassa. In Europa, solo il 12,4% delle studentesse STEM sceglie l’ambito ICT. In Italia, la situazione è ancora più critica: tra gli studenti STEM, solo l’8,4% è iscritto a facoltà ICT e, tra questi, appena il 15% sono donne (Fonte: Osservatorio Deloitte).
Dati aggiornati al 2024:
- Le iscrizioni femminili ai corsi scientifici sono aumentate dal 35% al 58,1% tra il 2012 e il 2020 (Fonte: Fondazione Bruno Kessler).
- Solo il 15% delle donne iscritte a facoltà STEM sceglie percorsi ICT, uno dei settori con la maggiore richiesta di talenti (Fonte: Osservatorio Deloitte).
- Ingegneria e informatica restano settori a forte predominanza maschile, nonostante la crescente richiesta di professionisti nel digitale.
Donne e STEM: il gender gap persiste, nonostante gli sforzi
Se da un lato le donne sono sempre, comunque, più presenti nei percorsi STEM, dall’altro continuano a essere sottorappresentate nelle carriere IT e tech.
Dati chiave:
Solo il 9,1% delle donne italiane sceglie percorsi STEM, contro una media europea più alta.
Le donne STEM guadagnano in media il 12% in meno rispetto ai colleghi uomini, nonostante spesso abbiano performance accademiche migliori (Fonte: AlmaLaurea).
Ingegneria e ICT restano i settori con il gender gap più marcato, con una presenza femminile ben sotto il 20%.
Non basta promuovere la diversità, servono azioni concrete per cambiare la realtà.
Aziende e istituzioni: cosa si sta facendo?
Molte aziende tech e istituzioni stanno cercando di affrontare il problema con programmi di mentoring, formazione e recruitment mirato.
Le principali iniziative aziendali:
- Programmi di mentorship femminile per supportare studentesse e neolaureate nelle carriere STEM.
- Borse di studio e incentivi per favorire la presenza femminile nei settori tecnologici.
- Politiche aziendali di inclusione per aumentare la diversità nei team IT.
Azioni istituzionali:
- L’hashtag #ScegliSTEM, promosso dal MUR, per incoraggiare i giovani a intraprendere percorsi scientifici.
- Eventi e iniziative nelle università, come la diretta “Spazio alle donne” dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, per sensibilizzare sulla presenza femminile nella ricerca scientifica.
- Progetti di collaborazione scuola-impresa, per offrire alle studentesse esperienze pratiche nel settore tecnologico.
Le aziende portano le STEM nelle scuole: ecco alcune iniziative
Molte aziende stanno investendo per avvicinare le ragazze alle STEM fin dalla scuola primaria.
Esempi di iniziative aziendali:
- Microsoft, IBM e Google promuovono programmi di mentorship e coding per le studentesse.
- Fondazione Deloitte finanzia progetti per migliorare la formazione STEM e colmare il gap di competenze nel mercato del lavoro.
- Enel, Eni e Leonardo collaborano con istituti tecnici e università per offrire esperienze di orientamento e stage per gli studenti.
- STEM in the City, promosso dal Comune di Milano, coinvolge aziende tech, scuole e università per abbattere gli stereotipi sulle discipline scientifiche.
- NTT DATA Italia promuove la formazione STEM con attività nelle scuole e progetti di divulgazione (Mission to Future)
Ma tutto questo sta funzionando?
I dati dicono che c’è ancora molto lavoro da fare. Non basta dire che le aziende vogliono più profili STEM: serve un cambiamento culturale che renda il settore più accessibile e inclusivo.
Tra gli eventi della Settimana STEM: il nostro webinar “Il talento non ha genere”
Vuoi saperne di più su questo tema?
All’interno della Settimana Nazionale delle Discipline STEM, anche noi di Reteinformaticalavoro, insieme a NTT DATA Italia, vogliamo dare un contributo concreto al dibattito.
Ecco i dettagli del nostro webinar:
Titolo: “Il talento non ha genere”
Martedì 11 febbraio 2025 |
12:00 – 13:00
Speaker: Cristina Paternoster – Head of Learning, Talent Growth & DE&I in NTT DATA Italia
Evento gratuito | In italiano
Registrati qui
Hai mai notato il gender gap nel tuo settore? Raccontaci la tua opinione nei commenti o partecipa al webinar per discuterne insieme.