Cinquanta linguaggi, ogni mese, da quasi vent’anni. È il Tiobe Index, l’indice di popolarità dei linguaggi di programmazione, una classifica che è diventata un punto di riferimento per il mondo degli sviluppatori software.
L’indice è stilato da Tiobe, una società olandese specializzata nella misurazione e nella valutazione della qualità del software. Tutto è cominciato nel giugno 2001 con 25 linguaggi: ora, 18 anni dopo, i linguaggi valutati sono diventati più di 150 e ogni mese viene stilato l’elenco dei più popolari.
Tiobe Index: come funziona la classifica dei linguaggi di programmazione
Gli esperti di Tiobe lo dichiarano subito: il loro indice non stabilisce se un linguaggio è “migliore” di un altro e non prende in considerazione parametri come il numero di linee di codice scritte con un certo linguaggio. Il Tiobe Idex determina quanto un linguaggio è popolare sulla base delle ricerche online effettuate su siti qualificati: i motori di ricerca considerati sono 25 e, oltre a Google, ci sono anche Baidu, Wikipedia, Yahoo!, Bing, Ebay, Amazon.
Per essere valutato dall’indice, un linguaggio deve avere almeno 5000 pagine viste su Google ed essere registrato su Wikipedia come linguaggio di programmazione, oltre a rispettare una serie di altri criteri più tecnici. Ogni mese viene stilata la classifica dei primi 50 linguaggi; per la top 20 ci sono anche il confronto con lo stesso mese dell’anno precedente e la variazione, con il trend in salita o in discesa.
Interessante è anche la classifica dei “linguaggi dell’anno”, il cui titolo viene assegnato al linguaggio di programmazione che ha ottenuto la crescita maggiore nelle valutazioni di tutto l’anno. L’”albo d’onore” parte dal 2003 e vede in testa Python, l’unico linguaggio ad aver conquistato il riconoscimento per ben tre volte, l’ultima nel 2018.
La top ten dei linguaggi di programmazione più ricercati di maggio 2019
Dei 50 linguaggi elencati ogni mese dal Tiobe Index abbiamo preso in esame i primi dieci del mese di maggio 2019, per dare una panoramica dei linguaggi al momento più popolari.
Ecco dunque i 10 linguaggi di programmazione del momento:
- Java
Domina la classifica, quasi incontrastato, dal 2001: la posizione più bassa è stata un secondo posto nel marzo 2015 ed è stato scelto come linguaggio dell’anno due volte, nel 2005 e nel 2015.
Il motivo del successo di Java è ben noto: è il linguaggio più usato per sviluppare applicazioni per web, smartphone e tablet perché opera in qualsiasi ambito, indipendentemente dal sistema operativo. È considerato abbastanza facile da imparare e anche per questo motivo è il linguaggio dal quale comincia la maggior parte degli sviluppatori in erba. Tutto fa pensare che Java resisterà in testa alla classifica ancora per parecchio tempo.
- C
Da anni C e Java si alternano al primo e secondo posto e anche C è stato nominato due volte linguaggio dell’anno (2008 e 2017). È il decano dei linguaggi di programmazione: è nato nel 1972 ed è il più antico ancora utilizzato, tanto che proprio da C sono stati sviluppati i linguaggi più recenti, per esempio lo stesso Java e Python. È usato per i software di sistema, soprattutto nell’elettronica, nell’industria e nelle telecomunicazioni.
- C++
Un’altra presenza stabile nella classifica, dove da dieci anni è sempre tra i primi 5, e un altro linguaggio derivato da C, di cui rappresenta una versione più potente, impostata sulla programmazione a oggetti. Uno dei suoi utilizzi principali è per il firmware, il software che viene installato in modo permanente nelle memorie di sistema. C++ ha conquistato il titolo di linguaggio dell’anno nel 2003.
- Python
Linguaggio dell’anno per ben tre volte nel 2007, 2010 e 2018, sta scalando la classifica da più di 15 anni e potrebbe essere il principale avversario di Java nel prossimo futuro: i programmatori lo considerano infatti facile e divertente. Python si usa per sviluppare applicazioni web, ma anche per l’analisi dei dati, altro ambito in grande crescita. Una curiosità: il suo nome deriva dal gruppo comico britannico dei Monty Python, di cui il suo ideatore è fan appassionato.
- Visual Basic .NET
È uno dei principali linguaggi di Visual Studio, la suite per programmatori sviluppata da Microsoft sul framework .NET. Visual Basic è un linguaggio di programmazione a oggetti e viene utilizzato per lo sviluppo di applicazioni Windows, per il web e per dispositivi mobili.
- C#
Un’altra evoluzione di C e di C++, sviluppato da Microsoft sempre nella piattaforma .NET. È il linguaggio delle applicazioni Microsoft, ma viene usato anche per sviluppare app per smartphone e videogiochi. Un’informazione per i neofiti: si pronuncia “C sharp”.
- JavaScript
Nonostante il nome, non ha quasi niente in comune con Java, se non la derivazione da C. JavaScript è usato per creare effetti dinamici su siti e applicazioni web. È stato linguaggio dell’anno 2014 e la sua diffusione è tuttora in crescita.
- SQL
Anche SQL, come C, è un linguaggio di vecchia data, nato nel 1974. Come dice il suo nome, acronimo di Structured Query Language (linguaggio per ricerche strutturate), serve per creare e gestire database.
- PHP
Sempre nella top ten dal 2001 e linguaggio dell’anno nel 2004, ha cominciato a essere popolare alla fine degli anni ’90 per la creazione di pagine web dinamiche ed è tuttora utilizzato dagli sviluppatori web.
- Assembly
Torna nella top ten, dopo parecchio tempo, l’Assembly, un linguaggio di programmazione di basso livello (cioè orientato alle operazioni logiche di base e al controllo del computer) nato con i primi calcolatori. È un “linguaggio macchina”, per il quale sono necessarie conoscenze hardware relative all’architettura e al funzionamento del processore.
Non solo Java: i 3 linguaggi da tenere d’occhio
Se la top ten è abbastanza stabile, le posizioni dalla 10 alla 20 della classifica sono invece quelle che mostrano i movimenti più interessanti tra i linguaggi di programmazione più richiesti.
A maggio 2019, questi sono i tre linguaggi di programmazione in crescita:
Objective-C
È uno dei trend più interessanti nei linguaggi di programmazione, secondo Tiobe Index, che rileva una netta crescita nell’arco dell’ultimo anno. Objective-C è un’estensione a oggetti del linguaggio C che consente di sviluppare applicazioni per iOS, il sistema operativo mobile per i dispositivi Apple. È già stato linguaggio dell’anno 2011 e 2012, ma potrebbe ancora rivelare qualche sorpresa.
Perl
Nella top 20 da quando esiste il Tiobe Index, anche Perl deriva da C ed è stato creato nel lontano 1987 per il trattamento dei testi. Questo lo rende ancora oggi utile agli sviluppatori web ed è probabilmente questo il motivo per cui sta risalendo la classifica.
Groovy
In un anno, è passato dalla 91esima alla 17esima posizione in classifica. La spiegazione è semplice: Groovy è alternativo a Java e opera sulla stessa piattaforma. Potrebbe essere il vero nuovo trend dei linguaggi di programmazione per il 2019.
Analizzando la classifica, salta subito all’occhio: la maggior parte dei linguaggi della top ten riguarda lo sviluppo di siti e applicazioni. È un chiaro segno che questo settore sarà sicuramente in crescita anche nei prossimi anni, perché pagine web e app avranno sempre più bisogno di sviluppatori.