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Lavorare sulla nuvola: cloud computing e professioni informatiche

La tecnologia cloud è uno dei fattori che sta cambiando radicalmente lo scenario del lavoro informatico: lo afferma l’indagine “IT Jobs in 2020”, che mette i cloud engineer già al quinto posto nella top ten delle professioni IT più richieste del prossimo anno. Per questa ragione abbiamo deciso di parlare di cloud computing e professioni informatiche, che non comprendono solo ingegneri, ma anche sviluppatori, sistemisti ed esperti di sicurezza informatica.

Vediamo allora in che direzione si sta muovendo il mercato del lavoro IT e quali sono le migliori opportunità che la “nuvola” offre.

Che cos’è il cloud computing e perché si chiama così?

Il cloud computing è “un insieme di servizi ICT accessibili on-demand e in modalità self-service tramite tecnologie Internet. Questa è la definizione ufficiale del NIST, l’Istituto statunitense che certifica gli standard nella tecnologia. Ciò che ha portato al successo il cloud è un insieme di caratteristiche: l’uso di risorse condivise, la flessibilità e la misurabilità del servizio, ma soprattutto  l’accessibilità, che consente alle aziende di utilizzare servizi informatici evoluti senza dover acquistare e gestire direttamente hardware e software costosi.

Ma perché si usa il termine cloud, “nuvola”? Tutto è iniziato a metà degli anni ’90, quando informatici e ingegneri, per rappresentare le architetture in rete nei diagrammi di flusso, usavano un simbolo che ricordava una nuvola. L’abitudine ha portato poi a utilizzare lo stesso segno per indicare anche la Rete per antonomasia, cioè il web, e la “nuvola” è entrata così nel nome dei nuovi servizi informatici via Internet.

Le tipologie di cloud computing: IaaS, PaaS, SaaS

Per capire meglio cloud computing e professioni legate a questo settore, è utile comprendere quali siano i servizi offerti attraverso la tecnologia cloud. Sono tre le tipologie principali che rappresentano le “nuvole” distinte, ma che restano collegate l’una all’altra: Iaas, Paas e Saas.

IaaS (Infrastructure as a Service) è il primo tipo di cloud computing e il livello più essenziale. Il provider di servizi cloud noleggia un’infrastruttura, composta da server, macchine virtuali, reti, sistemi operativi e spazi di archiviazione dove le aziende possono installare e gestire le proprie applicazioni. I destinatari dei servizi IaaS sono soprattutto gli amministratori di sistemi informatici.

PaaS (Platform as a Service) è il livello intermedio e offre come servizio una piattaforma con gli strumenti necessari per creare e gestire applicazioni. Il PaaS è infatti il cloud computing pensato per gli sviluppatori software, che possono dedicarsi alla programmazione senza preoccuparsi di dover configurare o amministrare server, database o reti. Esempi di piattaforme cloud sono Microsoft Azure e Google Cloud Platform.

SaaS (Software as a Service) è la terza tipologia di cloud computing: il servizio è costituito da applicazioni software pronte da utilizzare, alle quali si accede tramite connessione Internet. Rientrano in questa categoria i servizi per le imprese – con un costo in genere legato al numero di utenti – come i software CRM (Customer Relationship Management) per la gestione delle relazioni con i clienti o quelli per la selezione del personale, ma anche molte applicazioni per gli utenti, come Google Docs o Gmail.

Le tre tendenze del cloud computing nel 2019

Tra le nuove tendenze del cloud computing individuate dagli esperti del Politecnico di Milano, tre appaiono particolarmente interessanti per lo sviluppo di nuovi ruoli professionali:

1. l’Edge Computing, che punta a costruire sistemi ibridi che utilizzino anche i dati provenienti dagli oggetti connessi;

2. l’Intelligent Cloud, in cui le piattaforme cloud sviluppano e offrono servizi di machine learning e intelligenza artificiale;

3. la Cyber Intelligence, per rendere i sistemi cloud sempre più sicuri.

Cloud computing e professioni: ecco i nuovi lavori dell’informatica

Stando a una recente ricerca condotta dal Politecnico di Milano, pare che 8 aziende italiane su 10 si affidino alla tecnologia cloud: questo dato ci spinge ad affermare che le professionalità in questo settore saranno sempre più richieste.

Ma quali sono le nuove professioni del cloud computing e di cosa si occupano nello specifico?

  • Cloud Architect: crea e governa l’architettura cloud, in modo che sia in linea con le esigenze aziendali;
  • Cloud Systems Engineer: gestisce i sistemi in cloud, lavorando a stretto contatto con gli sviluppatori software e i project manager per creare e gestire servizi software scalabili;
  • Cloud-Native DevOps Engineer: collabora con i programmatori, i sistemisti e le altre figure IT per lo sviluppo e il controllo delle applicazioni cloud;
  • Cloud Specialist: analizza le esigenze delle aziende e individua le soluzioni più adeguate per il passaggio al cloud, gestendone i processi;
  • Cloud Operations Administrator: gestisce le attività operative in cloud e quindi collabora con tutte le risorse coinvolte nella creazione e nello sviluppo dei servizi cloud;
  • Cloud Security Specialist: crea e coordina la strategia per la sicurezza dei servizi in cloud sia per l’azienda che per i clienti.

Le skills indispensabili per lavorare nel mondo del cloud

Abbiamo visto nel cloud computing e professioni annesse che le competenze per lavorare nel mondo del cloud variano a seconda della professione. Ci sono tuttavia dei requisiti indispensabili per chi desidera lavorare nel cloud computing e che vengono richiesti per qualsiasi ruolo legato a esso.

Le competenze tecniche comprendono una conoscenza approfondita di sistemi e reti informatiche, di piattaforme e tecnologie cloud, ma anche di linguaggi di programmazione come Python, Perl e Ruby; un ulteriore plus è sapere come gestire i database e l’integrazione tra diversi sistemi. Le lauree più apprezzate sono quelle in informatica e ingegneria informatica, eventualmente con laurea specialistica o master in cloud computing.

Le soft skills sono altrettanto importanti: come emerge dai diversi ruoli, uno specialista di cloud deve essere in grado di collaborare con altri professionisti e, al contempo, specie se lavora per un provider di servizi, deve saper interagire con i clienti e dialogare con loro. In sostanza, per lavorare nel cloud computing occorre essere in possesso di capacità comunicative e di lavoro in team.

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