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Come scrivere un CV a prova di software ATS

da Redazione

La nostra check-list per ottimizzare il tuo CV e farti arrivare al colloquio

Che tu voglia candidarti ad un annuncio su un portale del lavoro o inviare una candidatura spontanea  ad un’azienda, ci sono alcuni accorgimenti utili che dovresti, ormai, prendere in considerazione nella compilazione del tuo CV.

Sia in Italia che all’estero i software di selezione automatici per scremare i CV dei candidati sono sempre più diffusi: pare infatti che il 40% delle aziende si affidi a questi software ATS.
Per non correre il rischio di essere scartati fin da subito, resta di fondamentale importanza avere un CV compilato con determinate caratteristiche. 

Esistono una serie di accorgimenti che puoi prendere per assicurarti che il tuo curriculum venga interpretato correttamente dall’ATS, incrementando così le probabilità di passare la fase di pre-screening per quell’annuncio o di essere inserito nel database per future collaborazioni.

7 suggerimenti per non essere scartati dall’ATS 

Per chi non lo sapesse un ATS (Applicant Tracking System) è un software per il tracciamento delle candidature: esegue una scansione del curriculum e cerca di fare un matching tra le parole chiave presenti nel testo e i termini che compaiono nella job description.

Per aumentare le possibilità di passare la fase di pre-screening è dunque consigliabile scrivere un CV “compatibile” con questi software di ATS.

Ecco la nostra check-list per ottimizzare il tuo CV:

1) Includi le keyword giuste

Redigere un curriculum in modo che possa essere letto da un ATS non è tanto diverso dallo scrivere un articolo in ottica SEO: anche in questo caso le parole chiave rivestono grande importanza. Prima ancora di inviare una candidatura, quindi, sarà necessario ricercare le keyword legate alla posizione lavorativa per cui desideri proporti. Dove trovarle? Un buon punto di partenza è la job description della posizione per la quale ti vuoi candidare: individua le competenze e le responsabilità richieste. Esistono diversi tipi di parole chiave e possono riguardare, ruolo, conoscenze e competenze specifiche.

Attenzione alla grammatica e all’ortografia: scrivere scorrettamente il nome dei linguaggi di programmazione che conosci, dei software che utilizzi o delle certificazioni che hai ottenuto, non ti permetterà di essere inserito nella rosa di candidati per quel lavoro.

2) Evita una formattazione troppo elaborata

I CV molto curati dal punto di vista grafico risultano, purtroppo, poco funzionali e interpretabili dagli ATS. Grafici, web developer e UX designer spesso inoltrano CV con formattazioni moderne con infografiche, che gli ATS fanno fatica a leggere. Inoltre è sconsigliabile inserire tabelle, caselle di testo e note a piè di pagina.

3) Scegli il formato corretto

Non inviare ai recruiter si  CV in formato .jpeg, risultato di un curriculum creato online per mezzo di un generatore. Oppure  curriculum con l’estensione in .pdf, ma come risultato della scansione di una fotocopia di un CV cartaceo: in questo caso il CVnon verrà letto, poiché verrà trattato come immagine. Il CV dovrà essere quindi un file di testo, che può essere esportato come .pdf o, ancora meglio, con l’estensione .doc.

4) Prediligi font “sans serif”

Bisogna prestare attenzione anche ai font. Gli ATS, infatti, non amano font che presentano allungamenti alle estremità dei caratteri (i cosiddetti font “serif”). Punta dunque sui font “sans serif” come Arial, Calibri, Helvetica, Trebuchet, Vera Sans, Verdana.

5) Utilizza elenchi puntati

La precisione è una caratteristica fondamentale tanto per l’ATS quanto per il recruiter che consulterà il tuo CV. Non usare dunque espressioni generiche: dire che sai programmare in “diversi” linguaggi di programmazione o che impieghi “una serie di strumenti” non ti gioverà. Sii preciso ed elenca tutto ciò che padroneggi attraverso un elenco puntato

6) Costruisci il template giusto

Prova a suddividere il tuo curriculum in sezioni, ciascuna con un titolo chiaro. Se invece vuoi ricorrere a modelli già pronti, sul web si possono trovare diversi siti che consentono di scaricare modelli già ottimizzati per essere letti dagli ATS, come su HLOOM e su VisualCV.

7) Non usare abbreviazioni

Infine devi sapere che acronimi, abbreviazioni, sigle aziendali e di associazioni potrebbero non essere interpretati correttamente dagli ATS. Se vuoi utilizzarli, spiegali: ad esempio, utilizza l’acronimo PM tra parentesi e poi scrivi la forma estesa “Project Manager”.

Il tuo CV è ATS-friendly?

Una volta terminato di scrivere il curriculum, non resta che verificare se è davvero compatibile per gli ATS. Per farlo seleziona e copia il testo presente nel curriculum e incollalo in un editor di testo come Notepad o TextEdit: controlla che le informazioni siano rimaste integre e che non sussistano problemi di leggibilità. 

Hai un CV in inglese? Valuta quanto il tuo CV è a prova di ATS con questo servizio.

Come accennato all’inizio, esperienza nel ruolo e competenze specifiche potrebbero non essere sufficienti per farsi notare in una prima fase di screening: è importante “confezionare” un curriculum a prova di ATS, e che sia facilmente leggibile anche dai recruiter. In questo modo agevolerai la prima fase di selezione e ti assicurerai che il tuo CV abbia l’importanza che merita.

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