Secondo un rapporto divulgato da Agenzia Digitale, gli attacchi informatici contro organizzazioni con sede in Italia sono aumentati di oltre il doppio negli ultimi quattro anni, passando da 30 a 70. Questo incremento è in linea con il trend globale, che è salito da 1.552 attacchi registrati nel 2018 a 2.049 rilevati nel 2021.
L’incremento significativo degli attacchi cibernetici rivolti agli enti pubblici e alle aziende private ha conseguentemente determinato un’accelerata crescita nella domanda di assistenza da parte degli Ethical Hacker. Questi professionisti sono noti anche come Hacker etici. Essi sono in possesso di conoscenze avanzate in materia di sicurezza informatica. Sono specializzati nell’identificazione e nella prevenzione delle vulnerabilità che possono mettere in pericolo un’infrastruttura aziendale.
Gli Ethical Hacker sono conosciuti anche come White Hats (cappelli bianchi). Essi sono in grado di simulare, prevedere e difendersi da diversi tipi di attacchi informatici che potrebbero essere perpetrati contro le reti o le infrastrutture informatiche delle organizzazioni. Operano in netto contrasto con i Black Hats (cappelli neri), noti per le loro attività malevole di hacking.
Questa professione in rapida crescita continua a guadagnare impulso. Un numero sempre maggiore di organizzazioni ne sta riconoscendo l’importanza per mitigare i potenziali rischi legati alla sicurezza informatica. Che si tratti di un intervento rapido o di un monitoraggio continuo, l’hacking etico sta rapidamente diventando una componente fondamentale di tutte le moderne strategie di sicurezza informatica aziendali.
Qual è il ruolo dell’Ethical Hacker?
Nell’ambito della sicurezza digitale di un’infrastruttura aziendale, il ruolo dell’Ethical Hacker è cruciale. La sua responsabilità principale è proteggere dati sensibili e privati da hacker malevoli e da altri intrusi non autorizzati.
Eseguendo test di penetrazione su reti aziendali e applicazioni web, gli hacker etici individuano errori o vulnerabilità nei sistemi di sicurezza. Successivamente, adottano misure proattive per colmare eventuali lacune. Questo processo avviene prima che queste brecce possano essere sfruttate per condurre uno o più attacchi.
In aggiunta, gli hacker etici conducono scansioni delle porte al fine di individuare aperture che potrebbero essere state lasciate accidentalmente aperte. Questa situazione potrebbe considerevolmente aumentare il rischio di accessi non autorizzati.
Infine, attraverso la simulazione di diversi tipi di attacchi hacker, gli Ethical Hacker sono in grado di assistere le aziende nell’adeguarsi alle minacce e nello sviluppare difese più robuste contro possibili azioni dannose.
I tipi di attacchi comunemente impiegati dagli hacker etici includono quelli di natura virtuale, come la creazione di spyware per il monitoraggio remoto dei computer aziendali o l’infiltrazione nei sistemi di controllo delle aziende. Tuttavia, in alcune situazioni, potrebbe essere richiesto un danneggiamento fisico per conseguire gli obiettivi desiderati. Ad esempio, un Ethical Hacker può cercare di rubare le unità di memoria o di manomettere l’alimentazione di un sistema per interrompere le operazioni e ottenere in questo modo l’accesso a informazioni sensibili.
Quali sono le Competenze chiave di un Ethical Hacker?
In qualità di esperto nel campo della sicurezza informatica, l’hacker etico deve vantare una profonda conoscenza del dinamico panorama dei linguaggi di programmazione, delle tecniche e degli strumenti in uso per individuare e mitigare le minacce alla sicurezza.
Ciò include la conoscenza di linguaggi di programmazione popolari come Python e Bash, nonché una conoscenza approfondita delle tecniche di penetration test e dei metodi di valutazione delle vulnerabilità.
In aggiunta, l’Hacker etico deve essere familiare con un’ampia gamma di strumenti e framework, utilizzati per simulare diversi tipi di attacchi informatici, compresi gli attacchi DoS, le tattiche di social engineering e altre tecniche.
È altrettanto importante avere competenze solide nel reverse engineering e mantenere un’aggiornata conoscenza delle leggi sulla privacy in vigore, così come delle normative riguardanti la protezione dei dati.
Per quanto concerne le soft skills comunemente richieste agli hacker etici, si possono sottolineare:
- la capacità di collaborare efficacemente in team;
- la notevole abilità nel problem solving;
- la competenza di approcciare situazioni in modo creativo;
- l’ affidabilità e discrezione;
- il solido senso etico.
Percorsi di studio per diventare Ethical Hacker
Diventare un “White Hat Hacker” può essere impegnativo, ma gratificante. Innanzitutto, non esiste un percorso formativo predefinito, in quanto gran parte delle competenze richieste per questa professione si sviluppano attraverso l’esperienza.
Per posizionarsi in un ruolo di base in questo settore, solitamente i candidati dovrebbero possedere una formazione accademica nell’ambito dell’informatica o in discipline affini, come fisica o matematica. Tuttavia, il successo non è sempre legato al possesso di una laurea, ma piuttosto alla capacità dei candidati di dimostrare esperienza pratica lavorando con diverse tecnologie e piattaforme software.
Sebbene la formazione accademica fornisca agli studenti una solida base per ricoprire l’impiego di hacker etici, le competenze e le conoscenze fondamentali possono essere acquisite anche frequentando corsi completi di Cyber Security ed Ethichal Hacking.
Certificazioni e Corsi
In Italia esiste una comunità di hacker etici nota come Ethical Hackers Italiani. Questo gruppo fornisce corsi di formazione su vari temi legati a reti, sicurezza informatica e hacking etico. I formatori, esperti e aggiornati sulle tendenze più recenti, offrono un ambiente di apprendimento ottimale. Ethical Hackers Italiani è ideale per chi desidera potenziare le competenze nella sicurezza informatica.
Alcuni argomenti comunemente trattati nei corsi proposti da questa comunità includono i sistemi operativi, i database e i server, le basi della rete, le macchine virtuali Linux, la programmazione PHP, Python, MySQL, le tecniche di raccolta delle informazioni, la crittografia informatica, gli approcci agli attacchi e le contromisure e altro ancora.
Una certificazione di grande risonanza tra gli Hacker White Hat è la “Certified Ethical Hacker (CEH)“, sviluppata per la prima volta dall’EC-Council. Questa credenziale attesta le competenze tecniche dell’hacker e il suo impegno verso l’etica nelle pratiche di hacking.
Altre certificazioni degne di nota sono “Offensive Security Certified Professional” (OSCP), “Offensive Security Certified Expert” (OSCE), “GPEN” o “EC-Council Certified Security Analyst” (ECSA).
Ogni certificazione possiede i propri requisiti e la propria struttura. Tuttavia, ognuna di esse si distingue per l’attenzione all’esperienza pratica e ai rigorosi processi d’esame. Ottenere una di queste rinomate certificazioni può offrire un vantaggio competitivo e agevolare il percorso verso una carriera in questo dinamico settore in continua evoluzione.
Quanto è remunerato un Ethical Hacker?
Quando si parla di stipendi nel campo dell’hacking etico, ci sono molti fattori che possono influenzare il compenso annuale. In generale, un hacker etico entry-level con meno di 3 anni di esperienza guadagnerà in media uno stipendio totale di circa 60.000 euro lordi all’anno.
Analogamente, un Ethical Hacker senior, con un bagaglio di esperienza che si estende dai 10 ai 20 anni o più, può ragionevolmente prevedere di percepire una retribuzione notevolmente più elevata. La media si attesta oltre i 100.000 euro lordi all’anno.
Dove trovare opportunità di lavoro come Hacker Etico?
Gli Hacker etici sono professionisti altamente qualificati che possiedono una profonda conoscenza della sicurezza informatica e un’ampia gamma di competenze nel settore dell’hacking. In genere hanno diversi anni di esperienza nel mondo dell’IT, avendo lavorato in ruoli quali ingegnere di sistemi, tecnico informatico, sviluppatore o tester di software.
Una volta acquisite queste competenze solide ed esperienza nel campo della Cyber Security, questi professionisti possono imboccare svariate strade di carriera. Hanno la possibilità di lavorare come freelance, mettendo a disposizione i loro servizi per clienti singoli.
In alternativa, possono scegliere di diventare esperti di Cyber Security o Penetration Tester per grandi aziende con team interni dedicati alla sicurezza informatica.
Con ulteriore formazione ed esperienza, gli Hacker etici possono avanzare verso ruoli di maggior responsabilità, quali responsabili della Sicurezza Informatica o Manager IT.
Indipendentemente dalla direzione presa, essi sono competenti professionisti che rivestono un ruolo cruciale nel garantire la sicurezza e la protezione della presenza digitale di un’organizzazione.
A conclusione di questo articolo di approfondimento dedicato alla professione di Ethical Hacker, ti invitiamo a consultare le relative offerte di lavoro attive su Reteinformaticalavoro.
Buona ricerca!