Sei qui: Blog > Articoli > Strumenti DevOps: i 16 strumenti indispensabili per il successo del team

Strumenti DevOps: i 16 strumenti indispensabili per il successo del team

strumenti devops grafico

Il mondo dell’informatica è in continua evoluzione e le organizzazioni devono adattarsi per rimanere competitive. In questo contesto, l’approccio DevOps si è dimostrato un modo efficace per migliorare l’efficienza dei processi di sviluppo e distribuzione del software. 

Per avere successo con DevOps, tuttavia, è necessario utilizzare gli strumenti giusti. In questo articolo esploreremo la nostra selezione di 16 strumenti DevOps da conoscere. Scopriremo le loro caratteristiche, le funzionalità principali e come possono essere utilizzati per migliorare i processi DevOps.

L’utilizzo degli strumenti DevOps è stato adottato sempre di più negli ultimi anni poiché permette di velocizzare il deployment e le consegne, e ridurre gli attriti tra i membri di un determinato team.

Nonostante la sua crescente diffusione, molte persone non hanno ancora chiaro il significato di DevOps e spesso lo considerano solo uno strumento. Tuttavia, DevOps è in realtà un approccio, una filosofia, una cultura e una serie di obiettivi, piuttosto che un singolo strumento.

Inoltre, non esiste un unico strumento DevOps, ma piuttosto un insieme di strumenti e catene di strumenti essenziali per i vari dipartimenti coinvolti all’interno del ciclo di vita dello sviluppo del software.Questo articolo ha lo scopo di presentare DevOps e di fornire una selezione dei 16 migliori strumenti DevOps per le varie fasi di gestione di un progetto di sviluppo.

Che Cos’è DevOps?

DevOps è un terminne che si riferisce ad un insieme di pratiche, filosofie culturali e strumenti volti a migliorare l’abilità di un’organizzazione nel fornire servizi e applicazioni IT in maniera più rapida rispetto ai tradizionali processi di sviluppo.

Il termine DevOps deriva dalla combinazione delle parole “Development” (sviluppo) e “Operations” (operazioni), e rappresenta quindi l’ideale di unificare questi due settori, tradizionalmente considerati separati e spesso in conflitto.

L’adozione di DevOps consente alle organizzazioni di creare ambienti collaborativi e una comunicazione più fluida trai i team, grazie al’adozione di strumenti automatizzati e processi agile che hanno come obiettivo l’efficienza e qualità del ciclo di vita del software.

Come Funziona DevOps?

Il DevOps combina le pratiche di sviluppo software con quelle di operazioni IT in un processo continuo. è un’approccio collaborativo e automatizzato allo sviluppo software che coinvolge il team di sviluppo e le operazioni durante l’intero ciclo di vita del software, inclusi la pianificazione, lo sviluppo, il testing, la distribuzione e l’operatività.

In sintesi, DevOps è un approccio agile al software development che si concentra sulla collaborazione tra team, l’automazione dei processi e la consegna continua di software di alta qualità.

Il processo DevOps può essere suddiviso in diverse fasi, a seconda della metodologia adottata e dell’approccio dell’organizzazione. Tuttavia, in generale, le fasi principali del processo DevOps comprendono:

  • Pianificazione: Durante la fase di pianificazione, i team DevOps definiscono il software che devono creare, identificando i punti deboli dei clienti e cercando di risolverli attraverso il prodotto. In questa fase, decidono anche quali strumenti utilizzare per garantire che il team abbia sempre una visione completa dei task da implementare, di quelli completati e delle scadenza da rispettare.
  • Continuous Development (Sviluppo continuo): In questa fase, gli sviluppatori creano codice per nuove funzionalità o correzioni di bug. L’obiettivo è quello di innovare rapidamente, produrre prodotti di qualità e mantenere la produttività.
  • Continuous Integration (Integrazione continua): In questa fase, il codice scritto dagli sviluppatori viene integrato in un unico ambiente di sviluppo condiviso, dove viene eseguita una serie di test automatici per garantire che il codice funzioni correttamente e non crei problemi con altre parti del sistema.
  • Continuous Testing (Test continui): In questa fase, è fondamentale verificare se il codice contenga bug o errori che potrebbero ridurre l’efficacia e le prestazioni del prodotto finale. Ciò aiuta anche a migliorare l’esperienza del cliente finale. 
  • Continuous Deployment (Distribuzione continua): In questa fase, il codice viene distribuito in produzione in modo automatizzato, senza bisogno dell’intervento umano. configurando l’infrastruttura di base completa degli ambienti utilizzati. Questa fase comporta anche la definizione di un processo di rilascio ben fatto e l’automazione degli ingressi per spostare il software tra le varie fasi prima che sia disponibile per gli utenti finali.
  • Continuous Monitoring (Monitoraggio continuo): In questa fase, il sistema viene costantemente monitorato per individuare problemi e anomalie. Ciò consente di identificare tempestivamente eventuali problemi e di risolverli in modo proattivo. I team DevOps si impegnano a garantire la stabilità, l’affidabilità e l’alta disponibilità del sistema, rafforzando allo stesso tempo la governance e la sicurezza.

Tutte queste fasi sono integrate tra loro in un ciclo continuo, che consente di creare, testare, distribuire e monitorare il software in modo rapido e affidabile.

Gli strumenti DevOps più amati dai team di sviluppo sono:

La pratica DevOps coinvolge una vasta gamma di strumenti, noti come “DevOps toolchains”, che aiutano in tutte le fasi del ciclo di vita della produzione del software. 

L’organizzazione che utilizza DevOps coordina questi strumenti e li inserisce in varie attività di produzione, come la pianificazione, la creazione, la verifica, il packaging, il rilascio, la configurazione, il monitoraggio e il controllo di versione.

Ecco una selezione di 16 strumenti DevOps (tanti dei quali tra i più amati dai developer. perché sono altamente configurabili, scalabili e automatizzabili, facilitando la distribuzione continua, il monitoraggio e il debug del software.

Lista:

  1. Jenkins
  2. Git
  3. Docker
  4. Ansible
  5. Kubernetes
  6. Terraform
  7. Chef
  8. Puppet
  9. Nagios
  10. CircleCI 
  11. Bamboo 
  12. Teamcity
  13. Git Hub
  14. Selenium
  15. Prometheus
  16. Asana

Andiamo più nel dettaglio scoprendo i vari strumenti:

1. Jenkins

Jenkins è un un server di automazione delle build open-source che consente di creare e gestire pipeline di sviluppo software, dall’ automatizzare il processo di sviluppo del software, inclusi il build, il continuous integration (CI) e continuous delivery/deployment (CD), il deploy e i test.

Jenkins facilita la gestione dei processi ripetitivi, l’integrazione delle modifiche e l’individuazione tempestiva dei problemi, rendendo semplice il monitoraggio di ogni attività.

Tra le sue caratteristiche e i benefici, Jenkins supporta più di 100 plugin che permettono l’integrazione con quasi tutti gli strumenti disponibili nella toolchain CI/CD, come Git, Amazon EC2, Maven, Jira, Docker ecc.

Jenkins è scritto in Java ed è un software autonomo che può funzionare su diverse piattaforme, come Windows, macOS, Linux.

2. Git

Git è uno dei principali strumenti DevOps disponibili ed è un software di controllo di versione gratuito e open source, il che significa che ogni membro del team ha una copia del repository in locale, eliminando la dipendenza da un server centrale.

Questo strumento, altamente personalizzabile, di gestione del codice sorgente distribuito (SCM) viene utilizzato per tenere traccia dei cambiamenti nei file durante lo sviluppo del software e per coordinare il lavoro tra i programmatori. L’obiettivo principale di Git è quello di aumentare la velocità, il supporto e l’integrità dei dati per flussi di lavoro non lineari e distribuiti.

Creato nel 2005 da Linus Torvalds. Git è scritto principalmente in C, con alcune parti scritte in shell script e Perl. Funziona su diversi sistemi operativi, tra cui Windows, macOS e Linux.

3. Docker

Docker è un popolare strumento DevOps che offre la containerizzazione del software per costruire, impacchettare e distribuire il codice attraverso i contenitori, riducendo le attività di configurazione e migliorando la collaborazione del team. Creato da Solomon Hykes nel 2013, Docker è utilizzato attualmente da oltre 11 milioni di sviluppatori in tutto il Mondo.

Questo strumento DevOps assicura l’uniformità dell’ambiente di sviluppo del software in ogni fase del ciclo DevOps, semplificando lo sviluppo, lo staging e la produzione.

Docker utilizza la virtualizzazione a livello di sistema operativo per isolare i contenitori e raggruppare il software, i file di configurazione e le librerie, rendendoli più sicuri e trasferibili. Questo strumento DevOps funziona su Windows, macOS e Linux e si integra bene con strumenti di pipeline di distribuzione come CircleCI e GitHub.

Docker è scritto principalmente in linguaggio Go e funziona su diverse piattaforme, tra cui Linux, Windows e macOS. Inoltre, è possibile utilizzarlo anche in ambienti cloud, come ad esempio AWS, Google Cloud e Microsoft Azure.

4. Ansible

Ansible è uno strumento open source di punta per la fornitura di software, il deployment e la gestione della configurazione che permette l’infrastruttura come codice (IaC), adattandosi alle esigenze delle organizzazioni.

Semplifica l’automazione dello sviluppo del software durante tutto il ciclo di vita, automatizzando i processi ripetitivi e riducendo così l’errore umano.

Ansible promuove una facile scalabilità e una produttività più rapida. Gestisce deployment complicati senza sforzo ed è un’alternativa più leggera a Puppet che risulta ideale per piccoli team.

Consente di gestire facilmente un gran numero di server e dispositivi, grazie alla sua architettuta distribuita.

E’ compatibile con sistemi Windows, macOS, Linux e Unix.

Rilasciato nel 2012, Ansible è stato scritto in Python, Shell, Ruby e PowerShell da Michel DeHaan ed ora è di proprietà di Red Hat.

5. Kubernetes

Kubernetes, spe K8s, è un sistema open source di orchestrazione di container open source di livello di produzione che automatizza il deployment, lo scaling e la gestione di applicazioni in contenitor.

Sviluppato inizialmente da Google e rilasciato nel 2014, Kubernetes è stato adottato dalla Cloud Native Computing Foundation per la sua manutenzione. 

Tale strumento permette agli sviluppatori di isolare e confezionare cluster di container in modo logico per semplificare il deployment su diverse macchine. Utilizzando una disposizione dei nodi master-slave, gli utenti possono automatizzare la pianificazione e il deployment dei container e monitorare la connettività dei nodi.

Kubernetes è scritto in linguaggio Go ed è progettato per funzionare su qualsiasi infrastruttura cloud o on-premise.

6. Terraform

Terraform è uno strumento open source di orchestrazione dell’infrastruttura. Supporta la creazione di moduli, che consentono di organizzare la definizione dell’infrastruttura in blocchi modulari riutilizzabili. Questo semplifica la gestione dell’infrastruttura e la sua manutenzione a lungo termine.

Terraform supporta un’ampia gamma di provider cloud, tra cui Amazon Web Services, Microsoft Azure, Google Cloud Platform e molti altri. Ciò significa che le risorse possono essere gestite in modo uniforme, indipendentemente dalla piattaforma cloud utilizzata.

Terraform è scritto in linguaggio Go ed è un software open source disponibile per Windows, Linux e macOS.

7. Chef

Chef è uno strumento DevOps open source per la gestione della configurazione, rilasciato nel 2009 e tra i più anziani di questa categoria.

Chef automatizza la gestione e la configurazione di infrastrutture complesse, rendendo più efficiente la gestione dei server e delle applicazioni.

Chef utilizza un approccio di “infrastructure as code”, che consente agli utenti di definire e gestire l’infrastruttura come codice. Gestisce diversi ambienti cloud e data center ed assicura l’alta disponibilità del server. Può funzionare come strumento di configurazione autonomo o in modalità server/client.È scritto in Ruby e funziona su una vasta gamma di sistemi operativi, inclusi Linux, Windows e macOS. Supporta varie piattaforme tra cui Windows, macOS, Ubuntu, Solaris, FreeBSD, RHEL/CentOS, AIX, Fedora e Debian.

8. Puppet

Puppet è uno strumento di gestione della configurazione open source, , che aiuta gli amministratori di sistema a automatizzare la distribuzione e la gestione delle configurazioni di sistema su una vasta gamma di infrastrutture e sistemi operativi.

Sviluppato da Puppet, Inc. nel 2005, fondato da Luke Kanies. Si tratta di un efficace strumento DevOps che facilita la gestione di diverse fasi del ciclo di vita del software, tra cui la configurazione, la fornitura dell’infrastruttura IT, la manutenzione e la gestione dei componenti software e del sistema operativo in ambienti cloud e data center.

Il tool utilizza un model-driven approach che richiede un limitato utilizzo del linguaggio di programmazione;

Contribuisce a ridurre gli errori umani e supporta la crescita del vostro team mediante l’infrastruttura come codice e l’automazione senza agenti;

Il software commerciale di Puppet offre funzionalità avanzate come la reportistica, il node management, l’orchestrazione, il supporto ai prodotti e il controllo degli accessi.

Puppet è scritto principalmente in Ruby ed è disponibile per molte piattaforme, tra cui Linux, Unix e Windows. Inoltre, supporta una vasta gamma di servizi cloud come Amazon Web Services, Google Cloud Platform e Microsoft Azure.

9. Nagios

Nagios è uno strumento DevOps per il monitoraggio e la gestione di reti e sistemi informatici. Ethan Galstad lo ha scritto in linguaggio C e rilasciato nel 2002 come software open source e gratuito.

Nagios fornisce servizi di allerta e monitoraggio per applicazioni, server, log e switch. La sua funzione principale è quella di avvisare gli utenti in caso di problemi e notificarli quando questi vengono risolti. Inoltre, Nagios offre una compatibilità multipiattaforma che include i sistemi Linux e Unix.

Questo strumento DevOps monitora i servizi di rete come HTTP, FTP, SSH, POP3, SNMP, SMTP, NNTP e ICMP. Inoltre, controlla le risorse dell’host come l’uso del disco, il carico del processore e i log di sistema insieme al sistema operativo di rete come Windows tramite agenti di monitoraggio. Nagios può anche monitorare l’hardware come i sensori di allarme e la temperatura.

Nagios è scritto in C e può funzionare su una vasta gamma di sistemi operativi, tra cui Linux, macOS e Windows. Inoltre, ha anche una vasta gamma di plugin disponibili per estendere le sue funzionalità.

10. CircleCI

CircleCI è uno strumento CI/CD cloud-native che offre affidabilità e velocità al processo di sviluppo del software per team DevOps di qualsiasi dimensione. Fondata nel 2011, CircleCI gestisce circa 35 milioni di build al mese e viene utilizzato da grandi aziende come Spotify, PagerDuty, Ford Motor Company, Samsung e altre.

Le caratteristiche e i vantaggi di CircleCI includono l’automazione della pipeline CI/CD in una macchina virtuale o in un container pulito per facilitare i test, la notifica immediata del team in caso di fallimenti della pipeline e l’integrazione con Slack per l’automazione delle notifiche. 

Inoltre, esegue il deployment automatico dei codici in un ambiente diverso per un rapido time-to-market e supporta Bitbucket e GitHub per creare pipeline per i vostri impegni di codice. 

CircleCI funziona su Windows, macOS, Linux e supporta Docker, e permette di definire l’esecuzione dei compiti per un migliore controllo del flusso di lavoro.

11. Bamboo

Bamboo di Atlassian è un software che consente l’integrazione continua, il deployment continuo e la distribuzione di applicazioni software.Con Bamboo è possibile integrare build automatiche, rilasci e test come un unico flusso di lavoro.

Questo strumento DevOps permette di creare piani di compilazione in più fasi, di impostare trigger e di assegnare agenti alle compilazioni critiche e alle distribuzioni.

Bamboo è disponibile sia come software gratuito che a pagamento, a seconda delle esigenze dell’organizzazione. 

È gratuito per i progetti open source, mentre le organizzazioni commerciali devono pagare un abbonamento in base al numero di build agent richiesti.

12. TeamCity

JetBrains ha sviluppato TeamCity, uno strumento di integrazione continua e distribuzione continua versatile e potente per i team DevOps. Questo software CI/CD generico offre un’ampia flessibilità per adattarsi a diversi tipi di sviluppo e flussi di lavoro.

TeamCity è adatto a team di sviluppo, ingegneri DevOps, manager e amministratori. Grazie a questo strumento è possibile costruire, testare e distribuire applicazioni, pacchetti e contenitori, anche se multi-cloud, multi-lingua o multi-piattaforma.

Lanciato nel 2006, lo strumento è stato scritto in Java e offre sia una versione gratuita che una a pagamento. La versione gratuita è limitata a tre agenti di build e 100 configurazioni.

Tra le sue caratteristiche ci sono centinaia di plugin gratuiti, la funzionalità “Gated commits” per prevenire la rottura del codice sorgente, rapporti in tempo reale per risolvere i problemi più rapidamente, ispezioni integrate, copertura del codice, ricerca di duplicati e molte altre.

13. GitHub

GitHub è una piattaforma di sviluppo avanzata e tra le più grandi al Mondo, utilizzata da milioni di aziende, sviluppatori e sviluppatrici per costruire, gestire e rilasciare il proprio software. Lanciato nel 2008 e scritto in Ruby, C, Go ed ECMAScript, GitHub è attualmente utilizzato da oltre 56 milioni di utenti e più di 3 milioni di organizzazioni in tutto il mondo.

La piattaforma offre servizi gratuiti per la gestione del codice sorgente distribuito con Git oltre ad altre funzionalità. Grazie alla sua popolarità tra i progetti open source, GitHub ospita principalmente tali progetti.

Tra le principali caratteristiche e vantaggi offerti da GitHub vi sono l’accesso migliorato ai controlli, funzionalità di collaborazione come la gestione dei compiti, il monitoraggio dei bug, l’integrazione continua, le richieste delle funzionalità e i wiki. Inoltre, permette l’utilizzo illimitato sia di repository privati che pubblici.

14. Selenium

Se si sta cercando uno strumento DevOps che fornisca una vasta gamma di risorse per automatizzare i test software, Selenium potrebbe essere una buona scelta. Questo software open source è stato rilasciato nel 2018 e offre un framework portatile per eseguire test funzionali senza la necessità di imparare un linguaggio di scripting.

Selenium supporta l’uso del DSL di test Selenese, che può essere utilizzato per creare test in vari linguaggi di programmazione come JavaPHP, Python, C, Perl, Ruby e molti altri.

Le sue caratteristiche principali includono la compatibilità con la maggior parte dei browser web e sistemi operativi come Windows, macOS e Linux. Selenium ha anche una licenza Apache 2.0 ed è altamente estensibile e flessibile, il che lo rende ideale per gli sviluppatori DevOps.

15. Prometheus

Prometheus è una scelta ideale come software di monitoraggio open source al fine di alimentare le notifiche e le metriche. Scritto in linguaggio Go, è stato rilasciato nel 2012.

Registra le metriche in tempo reale in un database di serie temporali utilizzando potenti query e modelli di dati altamente dimensionali. È particolarmente popolare tra i team DevOps che sfruttano Grafana.

Le caratteristiche principali di Prometheus includono la compatibilità multipiattaforma e la licenza Apache 2.0. Inoltre, identifica le serie temporali tramite coppie chiave-valore e nomi di metriche. Fornisce diverse modalità di visualizzazione dei dati come grafici, tabelle, ecc., semplificando l’analisi dei dati per il team DevOps.

Dispone anche di PromQL che consente ai dati delle serie temporali di essere divisi in pezzi più piccoli per una generazione più facile di tabelle ad-hoc, grafici e avvisi. Memorizza i dati sui dischi locali e sulla memoria in un formato personalizzato in modo efficiente e può essere facilmente scalato con l’aiuto dello sharding funzionale e della federazione.

Alternativa è Grafana e Nagois.

16. Asana

Asana, è una piattaforma di gestione dei progetti e dei team che può essere utilizzata anche in contesti di sviluppo software e DevOps.

offre una tracciabilità completa delle attività, in modo che i team DevOps possano monitorare il progresso dei loro progetti, individuare eventuali problemi e prendere decisioni informate.

Automatizza alcune attività, come l’invio di notifiche e creazione di report, che possono ridurre il carico di lavoro manuale dei team DevOps, migliorando l’efficienza.

Si integra con altri strumenti e servizi, come GitHub, Slack e Jira, consentendo di creare un flusso di lavoro integrato e senza soluzione di continuità.

Il futuro dei DevOps: verso l’automazione completa dei processi 

Il futuro dei DevOps sembra essere orientato verso l’automazione completa dei processi. Attualmente, i principali vantaggi del DevOps sono l’aumento di velocità e qualità dello sviluppo codice, la distribuzione più agevole e meno costosa e una migliore affidabilità e qualità del codice erogato. 

I tool DevOps devono essere flessibili e automatizzati per soddisfare le esigenze dell’organizzazione e la compatibilità con le tecnologie esistenti.

Con l’avanzamento della tecnologia come l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico ci si aspetta che gli strumenti DevOps diventino sempre più intelligenti e in grado di automatizzare ulteriormente i processi IT.

In conclusione, i 16 strumenti DevOps elencati in questo articolo sono solo la punta dell’iceberg di ciò che il vasto mondo di DevOps ha da offrire. Utilizzati in modo sinergico, possono creare una pipeline di continuous delivery altamente efficiente e automatizzata. Le organizzazioni devono mantenere una mentalità adattativa e cercare costantemente nuovi strumenti per migliorare la loro pipeline DevOps.

E voi? Quali strumenti utilizzate?

Raccontate come avete utilizzato questa modalità per migliorare i vostri processi di sviluppo o se avete avuto esperienze negative.

Articoli correlati

Lascia un commento